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di Carnevale
Le maschere di carnevale
La storia delle maschere ha origini molto lontane. Sin
dal Paleolitico Superiore l'uomo utilizzava maschere
rituali durante riti tribali, magici e religiosi, per
permettere a stregoni e sciamani di contrastare gli spiriti maligni.
Ancora oggi in Africa e in Oceania esistono tribù che utilizzano
maschere propiziatorie.
Alcune tribù della Papua Nuova Guinea costruiscono enormi maschere
destinate a non essere mai indossate, che vengono semplicemente tenute
appese nelle capanne per tenere lontani gli spiriti maligni.
I Dogon del Mali ritengono che ogni volta che un uomo muore, il suo
spirito vada a vivere in una maschera della sua famiglia o del suo villaggio.
Oltre alle maschere rituali alcune tribù utilizzano anche maschere
da guerra.
Esse hanno il compito di incutere timore all'avversario e perciò
devono avere un aspetto terribile!
Oltre ad indossare una maschera il guerriero si dipinge anche il corpo,
per assomigliare il più possibile ad uno spirito cattivo o a
un mostro.
I "mud man" o "uomini fango" della Papua Nuova Guinea
sono un esempio perfetto di questa usanza. Durante gli attacchi contro
tribù nemiche indossavano una pesante maschera fatta
di fango e si ricoprivano tutto il corpo dello stesso materiale,
che asciugandosi dava loro uno spettrale colore grigio chiaro.
La consuetudine di utilizzare camuffamenti durante le cerimonie
religiose esisteva anticamente anche presso i Greci.
Grazie al contributo di alcuni grandissimi scrittori, queste rappresentazioni
religiose si trasformarono gradualmente in rappresentazioni
teatrali.
A questi antichi attori le maschere greche offrivano diversi vantaggi.
Grazie alle maschere un attore poteva sostenere diverse parti; inoltre
gli attori maschi potevano sostenere parti femminili, dato
che alle donne non era permesso di recitare nei teatri.
I lineamenti della maschera erano adatti al personaggio
che l'attore doveva rappresentare: in questo modo si aiutava lo spettatore
a distinguere i personaggi e a capire meglio la trama. Infine la maschera
era più grande della faccia dell'attore e in questo modo riusciva
ad amplificare la sua voce.